Letture: ... - Fiere a Venezia - VE
dove: | Palazzo Albrizzi Capello Cannaregio 4118 |
data: | da giovedì 24 aprile 2025, alle 18:00 a venerdì 9 maggio 2025, alle 20:00 |
intrattenimenti: | |
info sul luogo: | L'evento si svolge al coperto |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
Organizzazione: | ITSLIQUID Group |
Referente: | Annachiara Recchia |
E-mail: | Contatta il referente |
Telefono: | 3342574297 |
MORPHOS - TEMPORARY IDENTITIES 2025
24 Aprile - 09 Maggio 2025
Palazzo Albrizzi-Capello, Venezia
ITSLIQUID Group, in collaborazione con l’ACIT di Venezia – Associazione Culturale Italo-Tedesca, è lieto di annunciare MORPHOS – TEMPORARY IDENTITIES 2025, fiera internazionale d’arte contemporanea che si terrà presso Palazzo Albrizzi-Capello, dal 24 Aprile al 09 Maggio 2025.
La mostra indaga il tema dell’identità in trasformazione, in un mondo che cambia continuamente. Il corpo umano si fa mezzo di comunicazione in costante evoluzione, superando i confini del sé per riconnettersi con nuove forme di identità, sia personali che collettive. Allo stesso tempo, paesaggi e città diventano spazi aperti e concettuali, astratti ma profondamente legati all’esperienza umana. MORPHOS immagina un futuro in cui identità e ambiente si trasformano insieme. Superando i limiti tradizionali, l’esposizione invita artisti da tutto il mondo a esplorare – attraverso ogni tipo di linguaggio artistico – la propria coscienza, e a condividere ricerche personali attraverso pittura, scultura, installazione, fotografia, videoarte e performance live.
Durante la serata inaugurale del 24 Aprile, sarà presentata la mostra personale dell’artista estone Ervin Õunapuu, curata da Luca Curci e visitabile fino al 30 aprile. Al centro del suo lavoro c’è il simbolo dell’oliva, evocata come frutto sacro e testimone silenzioso della fragilità umana. Le sue opere fondono surrealismo, allegoria e trompe-l'œil per raccontare la bellezza e il dramma dell’esistenza. Dal 02 al 09 maggio, il Palazzo ospiterà anche la personale dell’artista austriaca Hannah Philomena Scheiber, i cui paesaggi poetici, dipinti con intensi pigmenti blu oltremare, riflettono sulla fragilità dell’ambiente e sul significato spirituale della natura.
Al centro di MORPHOS c’è l’idea che l’identità non sia fissa, ma in costante dialogo tra l’individuo e la collettività. Molti degli artisti selezionati condividono una ricerca profonda e personale, capace di toccare corde universali. È il caso, ad esempio, dei ritratti introspettivi di Marloe Maria Tegelaar, che esplorano il delicato equilibrio tra vulnerabilità e forza. Con tonalità pastello, riflessi iridescenti e texture raffinate, l’artista cattura emozioni fugaci e mondi interiori sospesi nel tempo. La sua pittura non idealizza la bellezza, ma ne svela le sfumature più profonde e intime, offrendo allo spettatore uno spazio silenzioso e contemplativo. In maniera altrettanto personale ma con un approccio visivo diverso, Andrea Lavaud-Moncany, fotografo francese, unisce fotografia digitale e riferimenti culturali, emotivi e storici. Influenzato dal barocco, dal brutalismo e da atmosfere cinematografiche, racconta il contrasto tra natura e ambiente urbano, esplorando emozioni
e memorie condivise. In un registro più materico e intuitivo, Cristina Maria Geana, artista romena, realizza collage analogici con immagini ritrovate. Lavorando con spontaneità e semplicità, crea composizioni che parlano di identità, desiderio e percezione, rivelando il legame tra fragilità, sensualità e mistero.
Nel contesto di città e paesaggi che si dissolvono in superfici concettuali, Jamie Bradbury, artista multidisciplinare canadese, riflette sul rapporto tra identità, memoria e luogo. La sua serie No Great Future analizza il concetto di “casa” attraverso simboli come la terra, il mare e l’ambiente, fondendo autobiografia e materiali trovati per raccontare appartenenza e trasformazione. Questo stesso equilibrio tra cambiamento e continuità emerge nel lavoro del fotografo italiano Claudio Zarinato, che ha documentato per trent’anni le isole meno note della laguna veneziana nel progetto “La Città Riflessa (1981–2011)”. Le sue composizioni digitali, basate su pellicole Kodachrome25 scattate a distanza di anni, raccontano le trasformazioni sottili ma persistenti del tessuto urbano.
Nel cuore di Venezia, città sospesa tra acqua e terra, Palazzo Albrizzi-Capello riflette perfettamente i temi della memoria e della metamorfosi. In questa cornice suggestiva si inserisce l’opera della fotografa olandese Marieke Treffers, nota per i suoi ritratti di donne con colletti floreali artigianali. Ispirandosi alla tradizione botanica della propria famiglia, crea immagini intime e simboliche, dove ogni soggetto porta i propri fiori, trasformati in accessori che ne riflettono la personalità. In una visione più astratta e contemplativa, l’artista Tsu OuYang propone monoprints realizzati con tecniche miste, che riflettono su terra, acqua, fuoco e aria non solo come elementi, ma come metafore di trasformazione e connessione. Le sue opere, ispirate a texture antiche e forme naturali, sono offerte simboliche alla Terra Madre e invitano alla riflessione su impermanenza e simbiosi ecologica. Infine, la mostra si chiude con due prospettive emotive e sensoriali che si intrecciano: quella della pittrice belga Liesje Cartreul, il cui uso espressivo del colore esplora il movimento e la condizione umana, e quella dell’artista Diego Vagnucci, che con sensibilità e rigore formale lavora su luce, materia e percezione. Le loro opere, pur diverse, dialogano in modo profondo offrendo due visioni complementari sul tema della trasformazione dell’identità.
OPENING
24 Aprile 2025 | ore 18:00
Palazzo Albrizzi-Capello
Associazione Culturale Italo-Tedesca (ACIT), Cannaregio 4118, Venezia
Orari di apertura: Lunedì – Venerdì, dalle 9:30 alle 17:30
RSVP
info@itsliquid.com
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